Questo è un guest post scritto da Lorenzo Brigatti.
L’Italia non è un paese che abbonda di multinazionali in cui lavorare, la maggior parte delle imprese sono medio-piccole e a conduzione familiare. Allora perché dovresti leggere un post su come ottenere lavoro in una multinazionale se le chance sono così basse?
Prima di tutto una multinazionale offre possibilità di carriera: puoi spostarti orizzontalmente (cambiare dipartimento), verticalmente (essere promosso) o trasferirti in un’altra nazione. Sta solo alla tua bravura personale farti notare e cogliere le opportunità a tua disposizione. Il secondo motivo, più interessante, è che in questo periodo di difficoltà economiche, le multinazionali sono una delle poche realtà che stanno assumendo. Quindi avere ben chiaro come funziona il processo di selezione ti aiuterà ad aumentare a dismisura le tue possibilità di ottenere un lavoro.
Cosa fare prima di presentare la tua candidatura
Essere parte di una multinazionale significa soprattutto conoscere l’inglese. Se non lo parli le tue possibilità di assunzione scendono del 50%. Hai una sola opzione per essere preso in considerazione: fare domanda per una posizione di basso livello, sperare di essere assunto ed una volta dentro lavorare duro per dimostrare quanto vali. L’inglese è comunque imprescindibile nel momento in cui vorrai fare carriera e raggiungere un livello manageriale. Se non sai da dove cominciare ad imparare l’inglese, questo è un buon inizio.
Una volta cominciato a lavorare sul tuo livello di inglese puoi passare al secondo pilastro della tua candidatura: le esperienze lavorative rilevanti. Se queste esperienze ti mancano puoi rimediare con una laurea apprezzata dai selezionatori (ingegneria gestionale o marketing, per dirne due), oppure una laurea strettamente legata al business per cui vuoi lavorare (ad esempio una laurea nel settore moda è molto apprezzata dalle multinazionali dell’abbigliamento).

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Con o senza laurea devi comunque trovare un modo per accumulare esperienze rilevanti. E questo vale per tutte le aziende, non solo le multinazionali. Qui trovi qualche buon consiglio su come fare.
Una volta finito il lavoro di preparazione, è il momento di entrare in contatto con la multinazionale che hai scelto, e qui cominciano a notarsi le differenze rispetto a quando fai domanda in un’azienda medio-piccola.
Usa la cultura aziendale a tuo vantaggio
Avere un curriculum solido dove evidenzi le tue esperienze lavorative rilevanti e il tuo alto livello di inglese, meglio ancora se confermato da un’esperienza lavorativa all’estero, ti fa entrare automaticamente nel 10% dei profili più interessanti. Per fare un ulteriore salto di qualità devi dimostrare di conoscere la cultura aziendale della multinazionale per cui stai facendo domanda e modellare il tuo approccio su di essa.
La cultura aziendale è un misto tra le caratteristiche che rendono la multinazionale unica e la sua mission aziendale, cioè quale obiettivo la multinazionale vuole raggiungere. La prima cosa da fare per capire il tipo di cultura aziendale di una multinazionale è andare sul sito ufficiale e studiarselo. Troverai moltissime informazioni utili, ma occhio: in molti casi queste informazioni saranno troppo vaghe.
Fioccheranno espressioni come “leader di settore”, “realtà giovane e dinamica” che non vogliono dire granché. Dovrai scavare più in profondità e capire i veri elementi che costituiscono la cultura aziendale della multinazionale che ti interessa. Usa un misto di logica e buonsenso: se vuoi lavorare per una multinazionale che vende capi sportivi, la possibilità che ricerchi figure amanti dello sport è altissima.
Quando il prodotto non è facile da caratterizzare, invece puoi chiedere aiuto ad internet. Un ottimo sito è glassdoor, interessante ma internazionale e quindi da usare con attenzione: in ogni nazione esistono piccole differenze nella cultura aziendale, che si deve adattare a quella nazionale. Se non conosci ancora l’inglese puoi utlizzare sopo.it, un portale italiano interamente dedicato alle recensioni. Purtroppo il numero di recensioni presenti è un po’ ridotto, ma è comunque uno strumento valido.
NOTA IMPORTANTE: se l’azienda per cui stai facendo domanda non è più che eccezionale, troverai parecchie recensioni negative. Nonostante alcune evidenzino problemi oggettivi, ricordati che chi lavora in una multinazionale ed è soddisfatto non andrà a scriverlo su internet (specialmente gli italiani). Chi si prenderà la briga di scrivere sarà spesso qualcuno insoddisfatto che vorrà far sapere a tutti quanto quell’azienda l’ha trattato male. Usa queste recensioni per bilanciare l’ultra-positività che trovi sul sito aziendale. La verità sta da qualche parte nel mezzo.
Un altro modo per capire a fondo la cultura aziendale è chiedere: a chi ci lavora già, a selezionatori che lavorano o hanno lavorato per quell’azienda, a chi lavora nel settore, insomma a qualsiasi persona che potrebbe sapere quali sono le caratteristiche più ricercate in un lavoratore e il tipo di cultura aziendale. In questo modo riuscirai ad ottenere una serie di informazioni “non ufficiali” ma utili a far risaltare la tua candidatura.
Infine, sii consapevole della nazione di provenienza delle multinazionali: quelle anglosassoni tenderanno ad avere un sistema gerarchico più informale e dipendenti molto appassionati del prodotto; andare ad un colloquio per una di queste multinazionali in giacca e cravatta potrebbe essere un suicidio professionale, in quanto verresti percepito come troppo ingessato. In quelle italiane e francesi, invece, i rapporti di potere sono più definiti e quindi il vestito “fa la tua posizione”, ed i manager saranno più difficili da raggiungere. Se vuoi approfondire il tema delle differenze di cultura nazionale senza scadere negli stereotipi ti consiglio i libri di Hofstede (qui ne trovi qualcuno in italiano, ma come al solito la scelta in inglese è più variegata).
Come utilizzare i social network per aumentare le tue possibilità di assunzione
Finora abbiamo curato solo la parte di preparazione. Ti ho mostrato quali informazioni cercare per ottimizzare il tuo CV e la tua lettera di presentazione. Passiamo adesso ad analizzare il momento dell’approccio: mandare un CV scritto seguendo i consigli visti sopra è uno dei modi migliori per farsi selezionare per un colloquio preliminare, ma quali altri opzioni hai a disposizione?
La prima cosa da fare è ottimizzare la tua presenza online.
Le multinazionali sono realtà che operano in diverse nazioni ed esiste la possibilità che alcune delle normali attività dell’azienda vengano spostate all’estero. Ad esempio nella multinazionale per cui lavoro selezioniamo il personale per diverse nazioni, tra cui l’Italia. In questo caso stampare CV ed andare a consegnarli a mano non ti aiuterà, perché chi decide se assumerti o meno non si trova lì.
Quello che puoi fare invece è dare una bella sistemata al tuo profilo Linkedin: segui i consigli in questo articolo e non aver paura di essere troppo lungo nel descrivere le tue esperienze lavorative. I selezionatori su Linkedin usano stringhe di ricerca in cui inseriscono parole chiave che descrivono al meglio l’offerta di lavoro ed analizzano i profili ottenuti con questo sistema.
Quindi se posti su Linkedin una descrizione precisa delle tue esperienze lavorative, utilizzando le informazioni che hai raccolto, aumenterai a dismisura le tue possibilità di essere trovato dai selezionatori e di essere chiamato per un colloquio.
Inoltre puoi entrare in gruppi affini alla posizione che vuoi, ad esempio un gruppo di specialisti sull’IVA (ti giuro che esiste) e cominciare a seguire le aziende per cui sei interessato a lavorare. Infine puoi postare il tuo CV direttamente su Linkedin: in questo modo rendi ancora più facile farti raggiungere dai selezionatori, perché ti potrebbero contattare usando la tua mail principale o telefonandoti.
Oltre a queste possibilità, un po’ passive ma efficaci, ne esiste una più attiva: cercare su Linkedin i selezionatori, o meglio ancora i manager della multinazionale per cui vuoi lavorare e contattarli direttamente, chiedendo loro la possibilità di connettersi (equivalente all’amicizia di Facebook) e poi scrivendo un messaggio a mo’ di lettera di presentazione. Qui dovrai evidenziare tre punti chiave: “Perché voglio lavorare per te?”, “Perché sono un ottimo candidato per questa posizione?”, e “Cosa posso portare in più alla tua azienda?” In questo modo dimostri di essere una persona in gamba e che ha spirito d’iniziativa e nel caso migliore potresti saltare tutto il processo di selezione.
Linkedin è l’unico social network di cui hai davvero bisogno per trovare lavoro, ma per aumentare ancora di più le tue possibilità puoi curarne altri due: il primo è Facebook. Non ti preoccupare, non devi sviluppare una versione professionale. I selezionatori sanno che Facebook è un social network usato per cazzeggiare e spesso non lo controllano neppure, ma giusto per sicurezza è meglio applicare qualche regola di netiquette: non passare tempo in inutili risse online o ad insultare pesantemente la gente sarà sufficiente, se poi aggiungi anche dove lavori, cosa hai studiato e dove vivi aumenterai le tue possibilità di essere trovato dai selezionatori.
Il secondo, molto più interessante, è Twitter, per due motivi: il primo è che finora non è stato molto usato dai selezionatori ma la situazione sta cambiando rapidamente, quindi essere lì per primo ti garantisce una posizione di vantaggio sugli altri. Il secondo è che ti permette di approcciare selezionatori e manager ancora più direttamente che in Linkedin (non ci sono limiti di contatto, anche se il limite è di 140 caratteri a messaggio) e avrai accesso ad una quantità di informazioni sterminata nel settore di tuo interesse. Io ho cominciato ad usarlo per informarmi su web marketing e creazione di contenuti online, e ho trovato molti esperti in Twitter che condividono informazioni utili.
Per poter utilizzare Twitter al meglio apriti un tuo account, cura il tuo profilo (basta una foto e una breve descrizione con i tuoi interessi) e comincia a seguire gli esperti nel campo dove vuoi fare carriera, cercando di comunicare con loro per aumentare il tuo network.
Per massimizzare gli effetti positivi di Twitter devi essere attivo: non aprire un account solo per avere un profilo e poi non fare nulla sperando che qualcuno ti chiami. Chi parla di temi interessanti, magari correlati al lavoro che sta cercando, sta creando le basi del suo successo: prima o poi sarà notato da qualcuno che potrà dargli una mano.
Ora che ti ho svelato i trucchi del mestiere, l’unica cosa che ti rimane da fare è utilizzarli per trovare lavoro in una multinazionale. Adesso posso solo augurarti buona fortuna! 😀
Lorenzo Brigatti è blogger appassionato di scacchi, psicologia, economia e lingue straniere. Gestisce il blog Pensa fuori dalla scatola dove parla di questi suoi interessi. puoi seguirlo anche su Facebook e su Twitter.
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