Ti piacerebbe sapere esattamente in che modo comunicare con il datore, per attirare la sua attenzione?
Sapere con certezza se preferisce una telefonata, o un’email?
Se devi presentarti in maniera formale, o puoi lasciarti un po’ andare?
Se preferisce comunicazioni lunghe e dettagliate, o brevi e veloci?
Fino ad oggi, l’unica cosa che potevi fare era cercare di indovinare, o tirare a caso. Una strategia che a me non piace: quando faccio qualcosa, a me piace sapere qual è il modo più efficace di raggiungere un obiettivo, senza tirare a caso. Ma visto che per imparare a “leggere” un datore (e rispondere alle domande di cui sopra) richiede anni di esperienza, finora è stata solo prerogativa di pochi.

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Ma qualche giorno fa, ho trovato uno strumento gratuito in grado di analizzare qualsiasi persona basandosi sulle informazioni disponibili sui social network, e con un algoritmo proprietario, ti fa un riassunto della sua personalità. Ma ancora meglio: ti dice esattamente in che modo contattarlo, cosa dire e come dirlo.
In altre parole, questo significa che potrai entrare nella testa di un datore, capire in che modo comunica, e il modo migliore di persuaderlo ancora prima di averlo contattato.
Questo strumento si chiama Crystal, e lo trovi a questo indirizzo:
Ti basta registrare un account gratuito, e lo puoi usare. La versione a pagamento aggiunge alcune funzionalità, ma sinceramente, non sono così importanti.
Sì, è solo in inglese. Se non lo conosci imparalo, e intanto usa Google Translate. 🙂
Perché capire come comunicare col datore è così importante?
Perché un buon 80% dei datori di lavoro, soprattutto in aziende piccole che non hanno un reparto per le risorse umane né si affidano a un’agenzia esterna, assumono le persone in base a quelle che sembrano le più competenti “a pelle”.
Un modo per dimostrare la tua competenza è quella classica: curriculum, lettera di presentazione, colloquio. E questo aspetto è il classico, quello sul quale tutti i candidati si concentrano. Ma non è l’unico.
Perché gli esseri umani (tutti), prendono le decisioni in base alle loro emozioni. In altre parole, se stai simpatico a un datore, o gli fai percepire di essere una persona seria e affidabile, o crei un qualsiasi tipo di connessione emotiva positiva, allora le tue possibilità di essere assunto schizzano in alto. A prescindere dalle tue effettive capacità.
Una delle strategie più semplici ed efficaci per connettere positivamente con un datore è usare il suo stesso linguaggio e comunicare nel modo che più gli piace. Per farti capire, analizziamo il mio profilo. Ecco cosa dice su di me Crystal:
“Stefano è entusiastico, persuasivo, e focalizzato sulla strategia generale – spesso ignorando i dettagli o il processo”
E continua dando alcuni suggerimenti per parlare con me:
- Usa l’umorismo
- Enfatizza i benefici futuri
- Non chiedergli di spiegare qualcosa in dettaglio
- Non fare premesse troppo lunghe
- Non annoiarlo con troppi dettagli e informazioni
- Lascia messaggi molto brevi
Eccetera eccetera. È fra l’altro abbastanza accurato.
Quindi se io fossi un datore e tu un candidato, dovresti scrivermi anzitutto un’email breve. Vai subito al punto, magari prima fai una battuta per farmi capire che non ti prendi troppo sul serio. Se vuoi farti assumere, parlami di come sarai utile alla mia azienda in futuro, non di quanto sei stato utile alle altre aziende in passato. E se mi devi chiamare, stringi più che puoi. Fammi domande a cui posso rispondere in pochi secondi.
Segui queste istruzioni, e io sarò per sempre il tuo migliore amico. 😉
Ma la psicologia delle persone varia, quindi non è detto che tutti siano come me. Usa Crystal prima di interagire con un datore, così da sapere cosa dirgli e come dirglielo. E se vuoi fare veramente belle figura, personalizza la lettera di presentazione in base al profilo del singolo datore.
Come funziona questo programma?
Beh, è molto semplice, metti il nome e premi invio. 😉
Da quanto ho capito usandolo, Crystal si basa su Linkedin: se il datore non ha un profilo su Linkedin, probabilmente non lo troverai. Credo si basi anche su altre banche dati, ma non ne sono sicuro visto che il sito web non dà nessuna informazione in merito. Ma Linkedin è sempre più diffuso soprattutto fra imprenditori, professionisti e manager, quindi dovresti trovare molte delle persone che cerchi.
In alto alla pagina ti viene scritta anche una percentuale di accuratezza: più è alta, più il profilo è accurato. Se è sotto al 50%, occhio che il software potrebbe sbagliare. Dal 60% in su, di solito ci azzecca con buona precisione.
Quindi fai un account gratuito, e usa questo magnifico strumento per leggere nella mente del datore ancora prima di contattarlo. 😉
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