La domanda di cui sopra è scaturita da due cose…
- Mi sono trasferito in Spagna con la mia azienda, e ho iniziato a vedere come funziona qui il mercato del lavoro (risposta: meglio).
- Ho letto le statistiche annuali sulla “fuga di cervelli”.
Lo sapevi che in Italia, anche se tutti parlano di fuga di cervelli, la percentuale di laureati che emigrano è in linea con la media europea? Eppure da quello che dicono i TG, i numeri dovrebbero essere alle stelle.
Ammetto che nemmeno io lo sapevo, e un po’ ne sono rimasto sorpreso. Primo perché all’estero è pieno di italiani (sono ovunque), secondo perché il mercato lavorativo è anni luce avanti. Un tedesco ha poco motivo di andarsene, un italiano invece…
Beh, come sta andando l’economia lo sappiamo tutti. 😉
Ora, capisco che molte persone non vogliano lasciare famiglia e amici per sempre, so che è una decisione difficile e lo rispetto. Ma nessuno dice che tu debba andartene per sempre: puoi fare dei periodi all’estero di 6-12 mesi, apprendere meglio una nuova lingua, e tornare con un’esperienza in più sul curriculum.

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Gli italiani (datori compresi) sono affascinati dall’estero, quindi un’esperienza lavorativa fuori dall’Italia è a parità di altre condizioni valutata meglio di una in patria. In altre parole: se fai un anno a lavorare all’estero, trovare lavoro in Italia sarà più semplice.
Ma non solo: anche all’estero, per quanto tu possa non conoscere la lingua alla perfezione, trovare lavoro è più facile. Soprattutto in certi Paesi come Germania e Inghilterra, dove l’economia è molto dinamica.
Questo è particolarmente vero per i giovani, perché la discriminazione di età è molto minore nel resto d’Europa e particolarmente elevata in Italia. Nonostante tutte le belle parole di voler “investire sui giovani”…
La scuola italiana non è a un livello così basso, e sia le superiori che le università formano discretamente bene. Nel sud Italia le cose sono un attimo peggiori, ma relativamente parlando, l’istruzione italiana non è messa male. Questo significa che anche senza esperienza puoi lottare ad armi pari con una persona del posto, a patto che tu conosca le strategie giuste (e se hai letto Obiettivo Lavoro, le conosci eccome). 😉
Quindi se sei senza lavoro, non riesci a trovarlo, e ti chiedi cosa dovresti fare, ecco quello che ti rispondo io: vai all’estero per almeno 6 mesi. Dopo, se hai voglia, torna.
Hai già un bel punto di partenza, e ti assicuro che sono due fra i più grandi investimenti che puoi fare per la tua carriera lavorativa (oltre a una laurea).
Quello che fanno molte persone, a questo punto, è inventarsi delle scuse: ma io devo fare questo, ma io ho quello che mi blocca, ma la mia situazione è diversa…
La verità? Di situazioni che veramente ti bloccano ce ne sono molto, molto poche. Nella maggior parte dei casi, sono scuse per restare all’interno della tua zona di comfort causate dalla tua paura ad esplorare nuove alternative.
Pensaci bene: le ragioni che ti fermano sono ragioni vere, o solo scuse? Solo tu puoi rispondere a questa domanda. Ma se lasci passare questa opportunità senza motivo, un giorno potresti pentirtene. 😉
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